Chiuderò con un esempio: lo scorso autunno, mentre stavo girando con alcuni clienti in Toscana al Podere Belvedere (uno dei luoghi più famosi della zona), ho visto un un grande bus da 50 posti parcheggiare lungo la strada. Era prima delle 7 del mattino, e anche se il posto può diventare abbastanza affollato da fotografi, non ho mai visto un autobus così grande come quello arrivare così presto. Cinque minuti dopo il posto era completamente sottosopra: più di 50 persone che probabilmente non avevano mai preso una macchina fotografica in mano prima d'allora erano sparpagliate ovunque. Capisco che volessero esplorare il posto, ma dovrebbero esserci alcune regole basilari da seguire. Se vedi una stalla, prova a non entrarci dentro. Sai, siamo in campagna, ci potrebbero essere cavalli o capre e non sai come potrebbero reagire. Se c'è una casa accanto a dove stai facendo foto, prova a non andare nel loro giardino, perché hanno cani da guardia e potrebbero inseguirti e morderti il sedere se non sei abbastanza veloce. Se il terreno è scivoloso perché la Toscana è umida come la foresta amazzonica, fai attenzione quando cammini tra gli ulivi, altrimenti potresti farti tutta la vigna a rotoli scivolando sull'erba. Ah, se sei un gruppo piuttosto numeroso (non c'è bisogno di essere più di cinquanta, potresti anche essere cinque) ed è mattino presto, forse vuoi lasciare il lavoro di svegliare l'intera città di San Quirico d'Orcia ai galli non urlando a voce alta come se fossi al mercato.
Ho tirato giù queste righe in chiave umoristica, ma la verità è che c'era poco da ridere quando ero lì. Ero furioso. Ho osservato una totale mancanza di rispetto per il luogo e le persone che vivono lì. E la cosa più triste è che potevo far poco a riguardo: quelle persone si sentivano come se avessero il diritto di fare quelle cose, di distruggere il posto ed entrare nella casa di qualcuno (!!), quindi se avessi provato a far loro notare loro gli errori l'unico modo in cui poteva finire era con un acceso diverbio, verbale o fisico. Non potevo permettermelo, dato che avevo clienti con me.
In quanto fotografi dobbiamo tutti educare (e prima essere educati da qualcuno più saggio di noi) gli altri sui comportamenti corretti da mantenere mentre siamo là fuori, fotografando o esplorando nuovi luoghi, per il benessere dell'ambiente e delle altre persone.